“Lo scopo della psicodiagnosi è quello di comprendere il soggetto esaminato per poter rispondere ad un quesito che lo riguarda e prendere in modo responsabile decisioni su di lui.” (Sattler, 2001)
La valutazione psicodiagnostica si inserisce all’interno degli incontri iniziali con lo psicologo. Risulta essenziale per l’organizzazione dell’intervento clinico, la scelta del terapeuta e la condivisione del progetto psicoterapeutico con il paziente.

Essa consiste in un complesso processo di raccolta, analisi ed elaborazione di informazioni, che si avvale dell’impiego di diversi strumenti psicologici tra cui: osservazione, colloquio e test.
La valutazione psicodiagnostica esplora numerose aree di funzionamento indagando in dettaglio i punti di forza e le fragilità del soggetto esaminato.

E’ una fase valutativa in cui si somministrano test e reattivi psicologici differenti, in base allo scopo della valutazione e all’età della persona. La valutazione si fa sia nell’intervento con i bambini, che in quello con gli adolescenti e gli adulti.
I test di personalità hanno lo scopo di definire un profilo della persona per capire come funziona nelle diverse aree, principalmente emotiva, sociale e relazionale.

I bambini e i ragazzi possono andare incontro a difficoltà scolastiche.
Nel caso di difficoltà nell’apprendimento, la valutazione psicodiagnostica ha l’obiettivo di misurare le funzioni cognitive (attenzione, memoria, capacità di ragionamento, linguaggio) e di esplorare gli aspetti emotivi, relazionali e motivazionali che possono influire sulla prestazione scolastica, mediante la somministrazione di test cognitivi e psicologici. Verranno ricercati inoltre i punti di forza, fondamentali per permettere allo studente di compensare le difficoltà.